Nel suono il senso – Percorso di lettura espressiva

DI CHE COSA SI TRATTA:

Comunicare, dal latino cum munio, significa “mettere in comune i doni”. Comunicare ci permette di generare e gestire le relazioni con gli altri. La parola è uno strumento importantissimo all’interno di questo meccanismo, veicola significato e immagini attraverso il suono.

Si propone un percorso in cui, attraverso la lettura espressiva, si possa scoprire ed approfondire l’importanza che il modo in cui pronuncio la parola ha sul significato stesso del mio atto comunicativo.

Ecco in breve i temi affrontati:

  • La postura: apertura del corpo e coscienza del gesto

Sperimentare da una parte l’importanza della postura del proprio corpo, sia per la corretta emissione sonora che la predisposizione al rapporto col pubblico;dall’altra il controllo della gestualità in relazione al contenuto del testo.

  • Il rapporto tra soggetto, testo e pubblico: l’importanza dello sguardo.

Superare l’ostacolo del leggio e del testo scritto da leggere; avere coscienza del pubblico come interlocutore di una conversazione, a cui è necessario rivolgere lo sguardo.

  • Macrosequenze di pensiero.

Studio del testo con l’obiettivo di individuare i pensieri cardine su cui è costruita la lettura. Imparare l’uso delle pause per comunicare i cambi tra le macrosequenze di pensiero. Utilizzare segni grafici per marcare le pause.

  • L’unità dei periodi sintattici: il gesto vocale.

Abitudine a considerare le frasi come periodi sintattici foneticamente unitari e dinamici.

  • Segni d’interpunzione: tipologie di pause e toni di differenziazione.

Aiuto alla “lettura” delle pause di interpunzione e della differenziazione tonale dei singoli periodi: il tono della principale si deve differenziare da quello della subordinata che segue e così via.

  • Strumenti vocali: ritmo, altezza, timbro, intensità

Utilizzo della propria voce come uno strumento musicale da conoscere e imparare a “suonare.”

  • Il discorso in prima persona: la rappresentazione vocale dei personaggi.

Studio dei testi in prima persona che comporta l’uso di un’altra voce che in qualche modo rappresenti il personaggio che parla. A maggior ragione nel caso in cui dentro il testo ci siano più personaggi.

  • L’interpretazione personale del significato: l’accentuazione della parola nella frase.

La persona che legge ha la possibilità di interpretare il significato del testo che ha davanti a seconda del valore che all’interno della frase dà ad una parola piuttosto che ad un’altra.

  • La lettura dialogata.

Apprendimento della relazione nel dialogo attraverso la lettura a due voci.

Gli esercizi verranno fatti su brani sia di prosa che di poesia. 

A CHI SI RIVOLGE:

A persone che abbiano dai 25 anni in su

DATE, DURATA E FREQUENZA:

10 lezioni da 1 ora per una volta la
settimana

NUM. MASSIMO DI PARTECIPANTI:

12 persone 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

 

 

 

FORMATORE:

Matteo Bonanni

Viene pubblicato l’album più venduto della storia della musica, Thriller di Michael Jackson,  Momenti di gloria vince l’Oscar come miglior film e Wim Wenders si aggiudica il Leone d’Oro con Lo stato delle cose.  È il 1982… che è anche l’anno in cui, in una città di manzoniana memoria, Monza, sono nato io. Considerato tutto questo, nella mia vita non potevo che intraprendere una carriera artistica…

Ma, a parte gli scherzi, andiamo con ordine… 

Sin da piccolo ho avuto una grande passione: il teatro direte voi… e invece no: la matematica! Sì, proprio la matematica. Mi piacevano i numeri, le forme geometriche e i problemi logici. Ero sicuro che sarei diventato un matematico o un fisico. Ma la vita è piena di imprevisti… A 12 anni, la folgorazione. Mio zio, grande appassionato di teatro e regista di una compagnia amatoriale, mi ha proposto di interpretare il protagonista del suo spettacolo “Parenti serpenti”, dall’omonimo film di Monicelli.  Ho accettato senza sapere bene cosa fosse il teatro, conoscevo solo il cinema di cui ero – e sono – appassionatissimo. Mi sono buttato. Sono stato rapito da quest’arte che riesce ad andare al cuore del dramma umano.  Mentre proseguivo gli studi, coltivavo questa passione, senza neanche immaginare lontanamente che sarebbe diventata la mia professione.

Al momento di scegliere l’università ho fatto il test per entrare ad ingegneria e quello per Scienze della comunicazione, che era sovraffollato (5000 domande per 150 posti). “Se passo vuol dire che è la mia strada”… e così è stato! Mi laureai in Istituzioni di regia con Cesare Lievi

Ho fatto l’audizione per entrare nella prestigiosa scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Pensavo: “Se passo anche questa audizione, vuol proprio dire che devo fare l’attore”. Da allora sono successe tante cose…

Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi attori come Franco Branciaroli, Gigio Alberti, Sandro Lombardi, Paul Belmondo e Delphine Depardieu

Ho coniugato le mie due passioni, che potrebbero sembrare inconiugabili, con una lettura teatrale sull’infinito matematico dal titolo “Infiniti possibili”.

Ho preso parte ad alcune produzioni cinematografiche e televisive.

Negli ultimi anni, il doppiaggio. Dopo il corso di perfezionamento per doppiatori presso l’Adc group di Milano, lavoro come speaker nel programma Destini incrociati, diretto da Giacomo Zito, in onda su radio 24.

Mi occupo di formazione, nelle scuole e nelle aziende
Con i ragazzi la continua riscoperta di sé stessi, attraverso l’inconto con grandi autori. Con le aziende, usare il teatro come metafora della vita lavorativa, mettere in gioco le relazioni in un modo inaspettato.

Ho coltivato due altre grandi passioni: la fotografia e il videomaking. Come per il teatro, ne ho fatto la mia professione seguendo la regia di video e spot aziendali. 

Ultimo, solo a livello temporale. Ho fondato insieme all’amica e collega Aurora Zappa  il podcast Storie OnAir, in cui posso sperimentare l’arte della narrazione attraverso la voce.

 

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